Posso dire che per me agosto è stato un mese intenso, tutt’altro
che vacanziero (anche se di vacanzieri ne ho visti e continuerò a vederne a
volontà), interminabile e ricco di emozioni contrastanti.
Se da un lato ho maledetto più volte il caldo torrido, quella parte di
turisti arroganti, irrispettosi
o semplicemente fastidiosi, se mi è mancata la mia cucina, i miei ritmi,
le mie abitudini alimentari (molto difficili da mantenere qui) e soprattutto
mio marito che, povero, ha fatto per quel che poteva la spola fra la casa e il
mare impazzendo abbastanza pure lui; se il tempo libero è diventato un’utopia e
la stanchezza una cosa cronica… beh, dall’altro lato una gioia completa e silenziosa,
ma non per questo meno forte, mi ha pervasa per tutto questo mese. Anzi, per
tutti gli ultimi tre… ovvero da quando ho scoperto di aspettare un bambino! :-)
Nonostante sia stato voluto e cercato, non posso credere lo
scombussolamento che questa nuova vita mi ha portato: gioia, come dicevo, ma
anche un po’ di timore (non tanto per la gravidanza o il parto, è il primo,
sono forse ancora troppo incosciente per averne paura! Hihi Temo però un po’ il
futuro, questa Italia, questo mondo… ma forse è normale e anche una donna del
medioevo magari si faceva le stesse paranoie…) e poi l’attenzione a mille verso
qualsiasi minimo segnale del mio corpo. L’attesa spasmodica per i risultati dei
test e l’incredulità nel vedere per la prima volta quel ‘fagiolino’ il cui
cuore batte all’impazzata e sforzarsi di comprendere che si trovi proprio
dentro la mia pancia…
Agosto insomma mi ha vista cercare di tenere assieme tutti i
pezzi di Linda nonostante mi sentissi totalmente a soqquadro, dentro, fuori e
nell’ambiente circostante. Una bella sfida!
Sarà per questo che settembre arriva come un regalo dal
cielo: ora tutto dovrebbe rallentare e pian piano riprendere forma. Le orde di
turisti diminuiranno, la confusione e il caldo afoso anche e di conseguenza i
lavori di pulizie saranno meno faticosi, i ritmi meno serrati. Il mio stesso
corpo dovrebbe riprendersi un po’ (le mamme fra di voi spero mi confermeranno
che dal 4°mese si torna a stare meglio!) e la mente…beh, avendo più tempo a
disposizione posso fermarmi a pensare, sognare e godermi con più consapevolezza
la gravidanza.
E in cucina cos’ho combinato? Molto poco a dire il vero. Fra
la stanchezza, la costante reperibilità sul lavoro, le dimensioni ridicole
della cucina, la mancanza di attrezzi e i pochi e costosissimi supermercati,
cucinare è stato un tormento. Per la prima volta l’altro ieri però, ho
approfittato di un attimo di calma e del tempo più autunnale del solito per
assemblare un dolce semplicissimo, fatto con quel che avevo in dispensa o come
si dice dalle mie parti (e penso anche dalle vostre) ‘con quel che passa il
convento’.
Pochi ingredienti per fare un plum-cake già orientato all’autunno,
complici i fichi del nostro giardino che mi hanno portato. Un po’ di profumo di
cannella e il latticello per renderlo morbido morbido. E’ stato spazzolato in
un battibaleno con l’aiuto dei cognati e del collega con la moglie: un ritorno
molto soddisfacente ai fornelli quindi!
PLUM-CAKE AI FICHI E QUEL CHE PASSA IL CONVENTO
(per uno stampo piccolo da plum-cake)
2 uova
100g di zucchero mascobado
Un pizzico di sale
50g di farina bianca
200g di farina di riso
Mezza bustina di lievito
230g di latticello (buttermilk)
Mezzo bicchierino di rhum (io ho usato quello in cui
conservo i fichi secchi che è un po’ più dolce)
3 o 4 fichi freschi
Un cucchiaino di cannella per spolverare il dolce
Sbattere le uova con lo zucchero finché diventano chiare, aggiungere
il sale e parte del latticello, poi la farina bianca setacciata. Mescolare il
lievito con la farina di riso e aggiungere un po’ alla volta anche quella,
alternandola col latticello restante. Per ultimo aggiungere il rhum. Imburrate
e infarinate lo stampo da plum-cake, versateci il composto e adagiatevi sopra i
fichi che avete precedentemente immerso fino a metà circa nella farina.
Spolverate il cake con la cannella e infornate a 180°c ca. per mezz’ora. I
tempi sono indicativi… io qui ho un forno a gas di dimensioni ridotte che sto
ancora imparando a conoscere e l’ho cotta un pelino troppo, ma credo che in un
forno più grande dove ci sia la possibilità di regolare con precisione la
temperatura, i gradi e i tempi indicati dovrebbero andare bene. Per sicurezza
affidatevi sempre allo stecchino!
Non mi resta che augurarvi un buon inizio settembre e che
possiate approfittare di tutto quel che questo mese ha da offrire! Sto già implorando
parenti e amici di portarmi della golosissima uva fragola e magari altri fichi,
poi perché no dei funghetti, o le prime mele… :-p
Con tanto amore da me e dal fagiolino che cresce :-)