1 Sept 2013

Plum Cake ai fichi e quel che passa il convento

Rieccomi qua, giusto in tempo per salutare agosto e dare il benvenuto a settembre assieme a voi!




Posso dire che per me agosto è stato un mese intenso, tutt’altro che vacanziero (anche se di vacanzieri ne ho visti e continuerò a vederne a volontà), interminabile e ricco di emozioni contrastanti.

Se da un lato ho maledetto più volte il caldo torrido, quella parte di turisti arroganti, irrispettosi  o semplicemente fastidiosi, se mi è mancata la mia cucina, i miei ritmi, le mie abitudini alimentari (molto difficili da mantenere qui) e soprattutto mio marito che, povero, ha fatto per quel che poteva la spola fra la casa e il mare impazzendo abbastanza pure lui; se il tempo libero è diventato un’utopia e la stanchezza una cosa cronica… beh, dall’altro lato una gioia completa e silenziosa, ma non per questo meno forte, mi ha pervasa per tutto questo mese. Anzi, per tutti gli ultimi tre… ovvero da quando ho scoperto di aspettare un bambino! :-)

Nonostante sia stato voluto e cercato, non posso credere lo scombussolamento che questa nuova vita mi ha portato: gioia, come dicevo, ma anche un po’ di timore (non tanto per la gravidanza o il parto, è il primo, sono forse ancora troppo incosciente per averne paura! Hihi Temo però un po’ il futuro, questa Italia, questo mondo… ma forse è normale e anche una donna del medioevo magari si faceva le stesse paranoie…) e poi l’attenzione a mille verso qualsiasi minimo segnale del mio corpo. L’attesa spasmodica per i risultati dei test e l’incredulità nel vedere per la prima volta quel ‘fagiolino’ il cui cuore batte all’impazzata e sforzarsi di comprendere che si trovi proprio dentro la mia pancia…

Agosto insomma mi ha vista cercare di tenere assieme tutti i pezzi di Linda nonostante mi sentissi totalmente a soqquadro, dentro, fuori e nell’ambiente circostante. Una bella sfida! 

Sarà per questo che settembre arriva come un regalo dal cielo: ora tutto dovrebbe rallentare e pian piano riprendere forma. Le orde di turisti diminuiranno, la confusione e il caldo afoso anche e di conseguenza i lavori di pulizie saranno meno faticosi, i ritmi meno serrati. Il mio stesso corpo dovrebbe riprendersi un po’ (le mamme fra di voi spero mi confermeranno che dal 4°mese si torna a stare meglio!) e la mente…beh, avendo più tempo a disposizione posso fermarmi a pensare, sognare e godermi con più consapevolezza la gravidanza. 

E in cucina cos’ho combinato? Molto poco a dire il vero. Fra la stanchezza, la costante reperibilità sul lavoro, le dimensioni ridicole della cucina, la mancanza di attrezzi e i pochi e costosissimi supermercati, cucinare è stato un tormento. Per la prima volta l’altro ieri però, ho approfittato di un attimo di calma e del tempo più autunnale del solito per assemblare un dolce semplicissimo, fatto con quel che avevo in dispensa o come si dice dalle mie parti (e penso anche dalle vostre) ‘con quel che passa il convento’.

Pochi ingredienti per fare un plum-cake già orientato all’autunno, complici i fichi del nostro giardino che mi hanno portato. Un po’ di profumo di cannella e il latticello per renderlo morbido morbido. E’ stato spazzolato in un battibaleno con l’aiuto dei cognati e del collega con la moglie: un ritorno molto soddisfacente ai fornelli quindi!




PLUM-CAKE AI FICHI E QUEL CHE PASSA IL CONVENTO

(per uno stampo piccolo da plum-cake)
2 uova
100g di zucchero mascobado
Un pizzico di sale
50g di farina bianca
200g di farina di riso
Mezza bustina di lievito
230g di latticello (buttermilk)
Mezzo bicchierino di rhum (io ho usato quello in cui conservo i fichi secchi che è un po’ più dolce)
3 o 4 fichi freschi
Un cucchiaino di cannella per spolverare il dolce

Sbattere le uova con lo zucchero finché diventano chiare, aggiungere il sale e parte del latticello, poi la farina bianca setacciata. Mescolare il lievito con la farina di riso e aggiungere un po’ alla volta anche quella, alternandola col latticello restante. Per ultimo aggiungere il rhum. Imburrate e infarinate lo stampo da plum-cake, versateci il composto e adagiatevi sopra i fichi che avete precedentemente immerso fino a metà circa nella farina. Spolverate il cake con la cannella e infornate a 180°c ca. per mezz’ora. I tempi sono indicativi… io qui ho un forno a gas di dimensioni ridotte che sto ancora imparando a conoscere e l’ho cotta un pelino troppo, ma credo che in un forno più grande dove ci sia la possibilità di regolare con precisione la temperatura, i gradi e i tempi indicati dovrebbero andare bene. Per sicurezza affidatevi sempre allo stecchino!




Non mi resta che augurarvi un buon inizio settembre e che possiate approfittare di tutto quel che questo mese ha da offrire! Sto già implorando parenti e amici di portarmi della golosissima uva fragola e magari altri fichi, poi perché no dei funghetti, o le prime mele… :-p

Con tanto amore da me e dal fagiolino che cresce :-)

6 Aug 2013

Sarò sincera...

... quando a pranzo o a cena sono da sola mi passa tutta, ma proprio tutta la voglia di cucinare.
Il che, per una che si definisce appassionata di pentole e fornelli, è un pò strano forse. Credo però sia riconducibile a due semplici ragioni: la mancanza di condivisione/convivialità e la 'rogna' di dover lavare a mano le stoviglie per cucinarmi una mono-porzione.

Per quanto riguarda la prima, anche un panino, se mangiato in compagnia, sembra un pranzo da re. Quando pranzo da sola, ho l'impressione di alimentarmi e basta: fornisco quel che serve al mio corpo e in poco tempo la tovaglietta americana è già di nuovo nel cassetto. Se mio marito è a casa invece, (o se pranzo con gli amici, la famiglia, ...), tutto si colora, prende sapore e sembra più buono. E' così per tutti vero? Immagino di sì.

La seconda ragione invece forse non è condivisibile da tutti. Almeno non da quelli pigri. Come me. Sarà che in casa dei miei c'era la benedetta lavastoviglie, sarà che da 10 anni a questa parte ho organizzato anche cene piuttosto elaborate con dieci ospiti o giù di lì lavando sempre tutto a mano e spesso in cucine microscopiche, beh...sta di fatto che meno piatti sporchi vedo, meglio é. Quindi se lo scopo è 'nobile' (pranzare assieme e cucinare qualcosa di goloso per onorare l'evento) allora ci stanno anche i piatti da lavare; se lo scopo è semplicemente quello di fornire le calorie necessarie al mio povero corpicino che sicuramente preferirebbe sentirsi più nobilitato anche lui, allora meno piatti lavo e meglio è.  Ovviamente il primo elettrodomestico ad entrare nella mia futura, spaziosa, luminosa (e ancora un pò distante) cucina, sarà la lavastoviglie. Che consuma pure meno acqua ed è quindi più sostenibile! Tiè! (così dicono almeno, spero tanto che sia vero).
La Smeg ha sempre il suo fascino... *bavetta*


Insomma, se questo blog scarseggia di ricettine è principalmente perchè sono praticamente sempre sola a pranzo e spesso anche a cena, non ho una benedetta lavastoviglie, non sono nella mia cucina ma in una di fortuna in un appartamentino caldo già come un forno in un condominio di una città di mare piena zeppa di turisti, dove fra l'altro sto lavorando come portinaia e signorina delle pulizie che lava i vetri zozzi duecento volte al giorno e si trascina dietro lucidatrici e aspirapolveri in una hall enorme e caldissima. Se poi ci vogliamo aggiungere che per avere ingredienti sani e decenti, devo farmi fare la spesa da mio marito sulla strada del ritorno dal suo lavoro (a 50km da qua) sempre che riesca a finire le sue cose prima della chiusura dei negozi...beh capirete la frustrazione e la poca voglia di fare.

Quindi? Cosa mangia Linda in questi giorni? Pomodori. Grazie a Dio il campo sta producendo tonnellate di pomodori e poco meno di melanzane e altri ortaggi. Le melanzane le lascio alla mia santissima mamma che le sta mettendo via in tutte le salse: cotte 'in tecia', grigliate, sott'olio, sotto forma di parmigiana, e via così. I pomodori, freschi e pratici, me li son portati con me e spuntano quasi ad ogni pasto per la gioia della varietà: pomodori e mozzarella, pomodori e peperoni su fettone di pane abbrustolito, pomodori e cetrioli, pomodori e pomodori. E ancora pomodori. Se volete vi posto 'na foto di tutti sti pomodori che altro non ho! Hahaha ... :-/


E già che ci sono anche un primo piano delle super cipolle (tutto bio! niente inganni!)...


...e delle altre verdurine...



Dai, magari appena mi organizzo meglio la parte più golosa, salutista e meno pigra di me avrà di nuovo il sopravvento.... spero. Nel frattempo, credo sia meglio salutarci per questo periodo ferragostano. Se state per partire per le ferie vi auguro di passarle al meglio e se non siete partiti ancora o non partite proprio... beh, vi dirò, a volte penso che poter stare a casa mia (cosa che non ho ancora) in tranquillità, sia il modo più rilassante di passare le vacanze! Come gli inglesi...per i quali la loro casa è il loro castello. Ecco... sarà che è una cosa 'ufo' per me, ma mi sembra che mi sentirei così: come nel mio castello!

Ci risentiamo la penultima settimana di agosto.... Ciao!!!

PS se volete una cassetta di pomodori.........