29 Mar 2011

Vuoi mettere un pranzo a Parigi?


Lunch in Paris: A Love Story, with RecipesSempre se siete in vena di rinfrescare il vostro inglese, un pranzo a Parigi è quello che offre questo libro.

Anzi, non uno, ma veramente tanti pranzi e cene e colazioni speciali, tutte da copiare   per sentirsi un pò più vicini ai cugini d'Oltralpe.. ma non solo! Oltre ai classici come zuppa di cipolle e chouquettes, l'autrice, Elizabeth Bard, propone anche piatti che svelano l'influenza nord-africana in Francia, come le tagines o altri legati alle sue origini statunitensi. Un bel mix insomma!

La storia è d'amore, ma di quelle 'reali', dove all'idillio per aver trovato la persona giusta, si affiancano un sacco di dubbi, problemi tecnici, difficoltà a capirsi, soprattutto per via delle differenze culturali.
Ma è anche un libro simpatico, che vi farà sorridere.

Insomma, se avete voglia di un buon libro in inglese (non troppo impegnativo, da leggere per svagarsi insomma) che oltretutto vi regali una bella serie di ricettine sfiziose e che vi faccia sognare un pò Parigi..ecco, Lunch in Paris fa per voi. 
Ho messo il link ad Amazon.com, ma lo trovate anche sulla versione italiana (il link è in fondo alla mia homepage).

Per finire vi lascio anche il link al suo blog: Lunch in Paris. L'autrice attualmente sta lavorando al suo secondo libro, che questa volta dovrebbe vedere l'azione culinaria spostata in ...Provenza!


PS No, non ho smesso di cucinare, ma sto ancora cercando di organizzarmi le giornate...torno presto cmq:-)

24 Mar 2011

Panem et circenses

Questa locuzione latina creata da Givoenale è entrata a far parte dell'uso comune per indicare la prassi dei Romani e svariate classi politiche di epoche più recenti di mantenere il consenso del popolo dandogli appunto qualche 'contentino', qualche svago e far così cessare ogni malumore.
Per quanto uno possa disapprovare di tale pratica, non si può negare che sia particolarmente difficile lamentarsi o protestare a pancia piena, magari dopo una giornata di divertimenti. Chi vorrebbe rovinarsela?

Ma ormai i governi prendono anche le decisioni più impopolari senza fare nemmeno il piccolo sforzo di 'indorare la pillola', per farle piacere alle masse. Al massimo al massimo ci possiamo accontentare delle tonnellate di 'divertentissima' tv spazzatura che, se non è ai livelli delle corse di cavalli al colosseo, perlomeno presenta un'ampia scelta di stalloni e cavalle pronti...alla corsa.

Di pane neanche l'ombra. Anzi, gli italiani lavorano e vengono tassati sempre di più, per avere sempre di meno. Coppie giovani che vorrebbero sistemarsi e mettere su casa e famiglia, costrette a rivalutare o a rimandare (sperando sempre di non sforare con orologi biologici e contando sull'aiuto dei familiari) a data da destinarsi. Certo, con i sacrifici qualcosa si può ancora ottenere (non siamo ancora cascati dentro al baratro magari, ma ci stiamo sicuramente mantenendo in equilibrio precario sul bordo), ma il pane dobbiamo arrangiarci a farcelo noi...

E passando ad argomenti decisamente più piacevoli (scusate lo sfogo, ma ogni tanto mi avvilisco proprio..), ecco le mie di pagnotte!
Sono le ultime due che ho sfornato utilizzando il lievito naturale (o pasta madre) che 'coltivo' da un paio di mesi. Che soddisfazione!
All'inizio non ero per niente certa che avrebbe funzionato, i primi pani uscivano strani, acidi, per nulla lievitati, poi IZN (dal cui blog di cucina consapevole Il Pasto Nudo ho preso le indicazioni per preparare la mia pasta madre - eccolo qua il post preciso: http://www.ilpastonudo.it/cose-di-base/la-pasta-madre/) mi ha dato il suo consiglio più prezioso: quello di avere un pò di pazienza! Consiglio che dovrei applicare a molte sfere della mia vita, perchè la pazienza è una vera e propria virtù e alla fine ti premia,come ha fatto con il mio lievito!
Sto ancora cercando di imparare a calibrare bene le dosi, temperature, trucchetti vari... ma anche se migliorabile, il mio pane ora è decisamente mangiabile, fragrante e buonissimo -e poi l'ho fatto con le mie manine, volete mettere la soddisfazione? Non ci sarà mai pane tanto buono tanto quello preparato da voi! E per questo vi consiglio proprio di provare! I primi tempi la storia è un pò laboriosa, ma non si ottiene nulla senza sforzo no? Ma vi affezionerete a quella massa morbida e biancastra che sta lì, buona buona in un contenitore, e vi verrà naturale sedervi davanti al forno guardando minuto per minuto il suo evolversi in una bella pagnotta dorata, promesso!



Le foto non mi sono venute molto chiare, causa apparecchio fotografico diverso dal solito, ma...spero che rendano lo stesso l'idea!

Se vi ho invogliato almeno un pò (ma credo di sì), non mi resta che rimandarvi al blog di IZN 'Il Pasto Nudo' per scoprire come fare. Se avrete qualche domanda o difficoltà, lei è disponibilissima ad aiutarvi con il suo mitico 'Pronto soccorso pasta madre 24h su 24'.

21 Mar 2011

Insalata multisfaccettata alla zucca e quinoa

Da quando è arrivato il visto e con quello, il lavoro (ok, io ho iniziato solo oggi e per 3h al giorno..) i ritmi giornalieri sono drasticamente cambiati e come sempre accade, ci vuole qualche giorno per abituarsi e costruirsi una nuova tabella di marcia che funzioni per tutti e che permetta di continuare a fare tutto quello che si faceva prima. Detto questo, io sono il tipo che spesso ha bisogno di sentirsi sotto pressione o perlomeno avere degli orari da rispettare per dare il meglio. Altrimenti rischio di perdermi nel mio mondo fatato...!!

Questa ricettina è una conseguenza dei tempi brevi che mi sono imposta in questi giorni per cucinare (dovendo riempire il congelatore di monoporzioni di lasagne, gnocchi, minestrone ecc.. per i giorni a venire). Si può mettere a cuocere il quinoa mentre vi preparate la mattina, io l'ho cotto mentre facevo colazione, e la zucca, al vapore, sta un attimo pure lei. Fatto questo, l'assemblaggio è velocissimo e se fatta in anticipo e messa in frigo per un'oretta di modo che gli ingredienti 'facciano conoscenza' fra di loro, il sapore sarà ancora migliore!

Ah già... perchè multisfaccettata? Perchè è soffice e croccante, dolce e asprognola, coloratissima... E se non bastasse è anche leggera, ricca però di proteine (derivate dal quinoa e dai fagioli) e se fatta in abbondanza, magari con l'aggiunta di un formaggio tipo feta, può fare anche da piatto unico!


INSALATA MULTISFACCETTATA ALLA ZUCCA E QUINOA
Ingredienti per 2:

200g di zucca tagliata a cubetti e cotta al vapore finchè tenera (non deve disfarsi però, occhio..)
1 tazza di quinoa (di che colore preferite! c'è bianco, rosso e questo qui nero che secondo me dà un effetto cromatico molto migliore degli altri. In sostanza comunque non cambia.) cotto in 2 tazze di acqua scarse (il rapporto è di circa 1:2 ma trovo sia meglio cuocerlo a fuoco più basso con meno acqua leggermente più a lungo, aggiungendone ancora se necessario. Ma se siete di fretta anche le 2 tazze vanno benissimo)
1 mela- io ho usato una Gala, croccante e non troppo aspra
1 cipollotto (del tipo sottile meglio, oppure uno piccolino)
1 tazza di fagioli misti in scatola
un cucchiaino di semini di mostarda (se avete un mortaio, pestateli leggermente)
olio d'oliva e aceto balsamico per condire qb

Affettate finemente il cipollotto, pelate la mela (ma se è organica, lasciate pure la buccia che male non fa, anzi!) e tagliatela a dadini piccoli, scolate i fagioli e sciacquateli se usate quelli in scatola e mettete questi ingredienti in una ciotola. Aggiungete il quinoa pre-cotto e lasciato raffreddare e infine i semini di mostarda.
In una ciotolina mescolate l'olio d'oliva e l'aceto balsamico (per i miei gusti, uso 1 cucchiaino di ciascuno), eventualmente un pò di menta fresca tritata.
Disponete la zucca su un piattino/ciotola per persona, aggiungete a cucchiaiate il mix di ingredienti preparato prima e condite. Altrimenti lasciate tutto nella terrina e mettete in frigo. Occhio però con la zucca, se ci tenete all''apparenza' non rimestatela troppo o rischiate di ritrovarvi con un purè!


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17 Mar 2011

Biscotti di San Patrizio


San Patrizio - ma che bella festa! Mi piacerebbe molto un giorno poterla celebrare in Irlanda, sua terra natale, anche se ci sono festeggiamenti ovunque, anche qui in Australia (tutti in ogni caso hanno una cosa in comune: i fiumi di birra!).
E poi il verde è uno dei miei colori preferiti. E vogliamo parlare del benefico trifoglio?
Ad ogni modo, avendo trovato il cutter per biscotti della forma giusta, ho subito pensato a come rendere il  verde senza l'uso di coloranti alimentari (che non amo molto personalmente, anche se i colori sono decisamente...colorati.). E così ho pensato ai pistacchi!
Certo, non ho ottenuto proprio un verde-prato-irlandese-smeraldoso, ma io lavoro anche volentieri di fantasia:-)

E poi c'è l'abbinamento con il lemon-myrtle! E' da un pò che mi sono messa in testa di provare tutte le spezie/piante aromatiche VERAMENTE australiane. E questa è una di quelle. L'ho comprato ieri in un negozio di spezie che è la fine del mondo (o l'inizio di uno nuovo, tutto profumato, ogni volta che ci si entra...) e non vedevo l'ora di usarlo! L'abbinamento è riuscito e penso che questa diventerà una delle mie spezie preferite da ora in poi..

Ad ogni modo, buon S. Patrizio!

PS Se qualcuno finisse con l'intingerli in una pinta di Guinness mi faccia sapere com'è..:-p




BISCOTTI DI SAN PATRIZIO

Ingredienti:
150g farina
150g pistacchi macinati
150g burro
120g zucchero
2 rossi d'uovo
colorante verde (facoltativo) -qualche goccia
1 cucchiaino di lemon myrtle  (arbusto della famiglia delle Myrtaceae tutto australiano dal profumo di limone. Nativo del Queensland viene utilizzato per insaporire qualsiasi pietanza per cui si userebbe il limone. Persino nel gelato! E' talmente forte  che viene chiamata 'La regina delle erbe dal sapore di limone'. Ha un che di dolce però, che ricorda certe caramelle... Ovviamente anche la cosmetica ne ha sfruttato l'incantevole profumo). Non ho idea se si trovi anche in Italia, ma lo potete sostituire con della scorza di limone grattuggiata.

Preparare la pasta frolla in questo modo: ridurre il burro freddo di frigo a pezzetti (io lo affetto, poi lo taglio a bastoncini e poi ancora in piccoli cubetti) e aggiungerlo alla farina che avrete già mescolato ai pistacchi macinati e al lemon myrtle. 'Sfregare' il burro fra le dita con la farina finchè 'bricioloso' (sto facendo strage di virgolette eh?), poi fare la fontana, aggiungere lo zucchero e le uova e impastare velocemente con le mani fino ad ottenere un composto sodo e liscio che modellerete a forma di palla e metterete in frigo per mezz'ora.
Preriscaldate il forno a 180°C.
Trascorsa la mezz'ora, infarinare la spianatoia e andare pure allegramente di mattarello (io stavo ascoltando gli Stone Temple Pilots che chissà perchè, trovo si adattino alla produzione di biscotti..). La pasta dovrebbe avere circa 6mm di spessore.
A questo punto prendere la formina che preferite e tagliate i biscotti.
Infornarli poi per 10-12 minuti (ma il mio forno è un pò strano e forse non fa testo) o finchè dorati sui bordi. Non cuoceteli troppo a lungo! Una volta tolti dal forno, raffreddandosi, diventeranno belli friabili lo stesso!


Ecco, vi lascio con una foto del lemon myrtle - carino no?

Con questa ricetta partecipo al contest 'Oro verde di Sicilia' de 'La cucina di Tatina'



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12 Mar 2011

Una dolcissima sorpresa

E' quella che mi ha fatto Federica girandomi il premio 'Kreativ Blogger Award' 


e illuminando all'improvviso una giornata che era iniziata con un pò d'ansia per via di un risultato importante per l'ottenimento del visto australiano. Leggere il suo carinissimo commento e trovare il premio ha spazzato via tutte le nuvole che si erano accumulate nella mia testa e fatto spazio alla positività e al buon umore. (Per chi se lo sta chiedendo: sì, i risultati sono stati positivi e c'è di più: da oggi HO FINALMENTE IL VISTO!!! E poi è davvero un gran incoraggiamento a cercare di fare sempre meglio:-)

Due sono le regole da rispettare:

1- girare il premio ad altri dieci blogger

A parte ri-girare il premio a Federica (non so se è contro le regole, ma se lo è questa volta faccio la ribelle, hihi) che conosco virtualmente da proprio poco ma che sembra una persona dolcissima e molto creativa (dobbiamo conoscerci meglio!), vorrei offrirlo anche a:

- IZN de Il pasto nudo per la sua instancabilità nell'aiutare chi, come me, è alle prese con la pasta madre e le sue mille facce. Grazie, grazie, grazie!
- Carolina di Semplicemente Pepe Rosa perchè i suoi post sprizzano simpatia da tutti i punti (la cosa più vicina ai pori) ed è uno dei primi food-blog che ho scoperto e semplicemente..mi piace:-)
- Chiara di Nella mia soffitta...  perchè le bellissime parole e immagini del suo blog trasmettono sempre emozioni profonde e tanta dolcezza ed è un piacere 'andare a trovarla'.
- Claudia de La casa nella prateria  per i tantissimi spunti di riflessione (sia spirituale che..pratica!) che offre e per la serenità che infonde.

 Sono solo 5, lo so, ma valgono doppio;-)

2- raccontare dieci cose di sé.

Eh, qua è dura! Queste domande aperte mi lasciano sempre un pò...così.. Della serie: 'da dove inizio??'
Ok, mi butto, dai!

1- mi piace mangiare + non mi piace correre = problema
2- sto ancora cercando di capire cosa voglio fare nella mia vita. Il che a quasi 30 anni è forse motivo di preoccupazione..
3- ho una laurea in traduzione che però non ho mai sfruttato lavorativamente (vedi sopra). Infatti ho fatto sempre tutt'altro.
4- ho un cane che mi aspetta in Italia. Si chiama Bric(cone) anche se il suo primo vero nome era Spritz (l'ho trovato nel cortile dell'osteria del mio ragazzo...) ed è il miglior bastardino del mondo. Fosse qua in Australia verrebbe scambiato per un canguro, visti i salti che fa!
5- fin da bambina amo leggere, per me i libri e il profumo della carta sono compagni di vita. La mia wishlist su Amazon non ha fine. E Jane Austen è un mito! Ma anche Alice nel paese delle meraviglie è difficile da battere. Poi vogliamo parlare dei libri di cucina?
6- ho vissuto in Inghilterra per un pò (dopo anni passati a sognarla e basta - vedi la Austen) e ci sono cose di quel paese che mi porto addosso. Altre che mi mancano, come le colline di un verde che può essere solo britannico, punteggiate di mini-paesi e cottage da cartolina, i pub lungo l'Avon, le 'chips' - patatine fritte tagliate rigorosamente grosse e spruzzate di aceto - il senso dell'umorismo, l'accento, ...
7- mi piacciono gli oggetti rétro, le fantasie un pò gypsy, i colori (no, il grigio NON è un colore), i fiori, la madreperla, le cose morbide tipo le coperte super soffici che ti fanno venir voglia di freddo e neve, i conigli, i quadri di Tamara de Lempicka e le sculture di Arianna Gasperina , il profumo del frangipani e del caprifoglio, e...   potrei continuare per ore.
8- sto cercando di vivere una vita senza tv. Quella che mi hanno appioppato senza volere è praticamente sempre spenta. E quando avrò una casa tutta mia  farò in modo che non arrivino regali inaspettati... potrebbero tornare cordialmente al mittente:-p
9- ho bisogno di avere natura attorno a me. Più vivo in città, pur riconoscendone gli aspetti positivi, più mi manca la campagna, gli alberi, i campi. Ma anche, ed incredibilmente per chi mi conosce, le montagne, soprattutto quelle del Friuli, la mia regione. Ho sempre amato il mare, ma quello vero, pulito, senza ombrelloni a pagamento, che ormai non si trova più. La montagna, per ora, da qualche parte si salva ancora...
10- accanto a me c'è l'uomo che amo, che mi rende felice e con cui condivido un sogno che però non si può dire per scaramanzia (ancora per qualche tempo almeno. A tempo debito, riveleremo i dettagli...). Cosa volere di più?

Pheww, ce l'ho fatta! Adesso penso di essermi meritata una tazzona di tè!



5 Mar 2011

Hommous di Elana

Elana è una carissima amica con cui ho condiviso una casa e innumerevoli avventure quando ancora abitavo nella mitica Albione. Da quando lei è tornata a vivere in Giordania e io ..un pò ovunque, non ci siamo più viste e l'unica cosa che ci mantiene 'concretamente' in contatto (da quando le lettere scritte a mano hanno perso la loro popolarità, non riesco a percepire nessun metodo di comunicazione moderno come 'fisico' oltre che mentale) è la cucina. Ci scambiavamo spesso ricette e altrettanto spesso, mentre rincasavamo dall'ufficio stanche e un pò annoiate, fantasticavamo su un ristorantino in cui avremmo mischiato le nostre rispettive cucine tradizionali...
Quando ci siamo salutate, lei mi ha lasciato un regalo bellissimo: un pacchetto contentente alcune fra le spezie essenziali della cucina mediorientale e un fascicoletto scritto a mano da lei con tutte le sue ricette che amavo di più.
Questa dell'Hommous è una di quelle che preferisco per la velocità di esecuzione. E' una crema di ceci che si accompagna bene con i Falalfel (polpettine sempre a base di ceci, buo-nis-si-me), il pane 'Pita' (tipo di pane libanese piatto con una cavità all'interno da riempire a volontà) e con un pò di insalata/verdurine fresche. Ma a me piace così tanto che l'Hommous lo spalmo semplicemente su di una bella fettona di pane tipo pugliese, con un filo d'olio d'oliva e una spolveratina di paprika e/o prezzemolo tritato. Et voilà, uno snack sano e veloce!
I pomodori nella foto li ha preparati una mia zia invece, a cui ho 'rubato' (leggi: richiesto gentilmente) la ricetta, dopo averne apprezzato enormemente la bontà...


PANE E HOMMOUS CON POMODORI VERDI

Ingredienti

1latta di ceci, risciaquati
2 spicchi d'aglio (ma potete metterne di più o di meno a seconda dei gusti e ...di chi vi sta accanto!)
2 cucchiai colmi di salsa tahini (crema a base di semi di sesamo)
il succo di un limone non troppo grande
1 pizzico di sale
1 cucchiaio d'acqua per 'ammorbidire' la crema
paprika/prezzemolo tritato  e olio d'oliva per decorare

Mettere tutti gli ingredienti tranne quelli per decorare nel frullatore e azionarlo finchè avrete ottenuto una crema omogenea e morbida. Se necessario regolare un pò con dell'acqua o se vi piace con ulteriore succo di limone per ottenere la consistenza desiderata. Non deve risultare nè troppo liquida, nè troppo densa, ma facile da spalmare su una bella fetta di pane precedentemente tostata e insaporita con un pò d'aglio a mò di bruschetta.
Decorare a piacere con un pizzico di paprika, del prezzemolo fresco se l'avete (lo consiglio!) e un filo d'olio d'oliva.

Pomodori verdi sott'olio
Questi non li ho fatti io, ma una mia cara zia. Mi ha spiegato che si fanno così:
Prendere dei pomodori ancora belli verdi (non devono avere segni di 'arrossamento' in corso...), affettarli, salarli e riporli in un grande scolapasta con un peso sopra per 24h così che possano spurgare tutta l'acqua. Immergerli in aceto per altre 24h dopodichè sgocciolarli, invasarli premendo bene bene e alternandoli con qualche spicchio d'aglio intero e del basilico fresco. Una volta riempito il vaso, versarvi dell'olio d'oliva di buona qualità finchè i pomodori ne saranno ricoperti. Chiudere bene e ...resistere alla tentazione di mangiarli tutti subito!


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1 Mar 2011

Confettura stimolante al rabarbaro e zenzero

Se io fossi una ricetta...
Sarei una confettura stimolante al rabarbaro e zenzero!
Il colore rosa intenso, così dolce e romantico, maschera un abbinamento di sapori eclettico dove il gusto dolce-asprognolo dei vivaci gambi rossi lascia spazio al profumo e inconfondibile 'pizzicore' dello zenzero. 
Anch'io, all'apparenza dolce e romantica, 'pizzico' spesso (il mio ragazzo annuisce)! E sempre come lo zenzero, credo (e spero) di lasciare una buona e duratura  impressione in chi ha modo di conoscermi!
Infine, è velocissima da preparare (grazie alla forte 'pectinicità' del rabarbaro) e chi mi conosce sa che ho sempre mille e un'idea pronte da mettere in atto, in cucina ma non solo. E si sa, chi ha tempo, non aspetti tempo...


Con questa ricetta partecipo al contest 'Se tu fossi una ricetta...' di Juls' Kitchen in collaborazione con Macchine Alimentari.


CONFETTURA STIMOLANTE* AL RABARBARO E ZENZERO

Ingredienti per un vasetto da 350g

5 gambi di rabarbaro, puliti e tagliati a pezzetti di ca. 1cm
30g zenzero fresco grattuggiato
2 pere Williams, tagliate a dadini
8 cucchiai rasi di zucchero di canna
succo di mezzo limone
Facoltativo: qualche pezzettino di zenzero candito

Mettere tutti gli ingredienti in una casseruola, mescolarli bene di modo che la frutta sia ben ricoperta dallo zucchero e attendere 5-10 minuti prima di iniziare la cottura. Far sobbollire mescolando spesso finchè raggiunge la consistenza desiderata (fate la prova così: prendete un cucchiaino di marmellata e fatela cadere su di un piattino. Inclinatelo e osservate la velocità con cui la confettura scende. Se scende lentamente è pronta). Non ci vorrà molto, la mia in poco più di venti minuti era pronta! E tutto senza l'aggiunta di pectina che personalmente preferisco evitare (certo, non tutti i frutti rispondono allo stesso modo del rabarbaro e hanno quindi bisogno di un 'aiutino'. Ma mi sto informando su come fare a farsi la pectina in casa...).

Invasare ancora calda e sterlizzare il vasetto assicurandovi poi che si formi il vuoto.  



* Questo perchè lo zenzero stimola la circolazione sanguigna e il rabarbaro, se consumato in abbondanza, stimola... l'intestino:-)